Aggiornamento - 13 giugno 2018: la Commissione per le Libertà Individuali e l’Uguaglianza ha consegnato ieri il suo rapporto al Presidente della Repubblica Tunisino. Il rapporto raccomanda l’abrogazione dell’articolo 230 del Codice Penale tunisino (o di sostituire la detenzione con una semplice ammenda) e di proibire i “test anali”. Continueremo a lavorare affinché queste raccomandazioni diventino leggi.
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Mohamed è un infermiere tunisino di 25 anni che rischia 3 anni di carcere solo perché è gay.
È stato vittima di uno stupro a casa sua. Quando è andato alla polizia per denunciare il suo aggressore, invece di ricevere la protezione di cui aveva disperatamente bisogno, si è ritrovato a essere perseguito penalmente perché è gay. Ciò è possibile solo perché è illegale essere gay in Tunisia.
Ma ora abbiamo una reale opportunità per cambiare le cose. C’è una nuova commissione governativa in Tunisia dedicata ad abolire le leggi discriminatorie. Tuttavia, la normativa anti-gay non sarà una loro priorità fintanto che migliaia di persone non si faranno sentire.
Vuoi firmare la petizione di Mohamed per far sapere alle autorità tunisine che è arrivato il momento di abolire la normativa anti-gay?
Questa campagna è stata condotta in collaborazione con Shams – Per la depenalizzazione dell’omosessualità in Tunisia
Pubblicato il 20 marzo 2018